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Ieri sera, 12 Ottobre, la parrocchia di San Francesco d’Assisi ha avuto l’onore di ospitare la veglia missionaria “Apriti cuore”, un momento di grande riflessione e condivisione, guidato dalle parole del vescovo Gianrico Ruzza. La nostra comunità ha accolto fedeli delle diocesi di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia per vivere insieme un’esperienza toccante e profonda.

Il vescovo ha indicato quattro missioni per la Chiesa: portare il sorriso nelle comunità, formare piccoli gruppi di testimonianza, parlare di pace e ascoltare le voci dei giovani. Questi cammini, ha spiegato, sono modi concreti per aprire i nostri cuori e vivere pienamente il messaggio evangelico.

Durante la veglia, arricchita da immagini, suoni, silenzi e testimonianze, il tema centrale è stato la promessa di Dio, espressa dalle parole del profeta Ezechiele: «Toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne». La liturgia, illuminata dalle esperienze di missionari, ha mostrato come l’amore di Cristo possa trasformare i cuori e le vite.

Luigi Cortorillo ha condiviso il suo viaggio in Congo, un racconto toccante di solidarietà, mentre Federico Lorenzo Riva ha parlato della sua missione in Madagascar, mostrando come l’amicizia e l’incontro possano portare frutti di pace. Marcella Aversa, nel suo resoconto dal Malawi, ha ricordato il sorriso di un uomo incontrato in un lebbrosario, simbolo dell’amore che sa guarire. Carlo Benincasa, missionario in Mozambico, ha raccontato come l’incontro con una persona lungo una strada abbia riacceso in lui il fuoco della missione.

Il vescovo, durante la sua meditazione conclusiva, ha richiamato tutti a riflettere sul significato della missione, invitando ciascuno ad aprire il proprio cuore. “Quello che cambia veramente il cuore,” ha detto, indicando il crocifisso, “è lo sguardo di Gesù che questa sera ci ha guardato tutti. Non possiamo più rimanere con il cuore chiuso: o lo apriamo, o lo condanniamo”.

È stata una serata che ha toccato profondamente i presenti, lasciando un segno indelebile nei cuori di chi ha partecipato. La nostra parrocchia si è fatta ancora una volta luogo di incontro e di apertura, per accogliere e condividere il messaggio universale dell’amore di Cristo.